La convivenza: una libera scelta con poche tutele rispetto al matrimonio!
di giovanna spagnolo | pubblicato il 13 luglio 2022
Oggi devo raccontare una storia in cui mi sono imbattuta di recente , cercherò di ricostruire i fatti e di sintetizzarli sperando che questa esperienza possa essere d'aiuto.
Si tratta di una coppia (senza figli), lui tedesco e lei italiana di origine, si conoscono in Germania e si trasferiscono in Italia dopo la pensione, vogliono godere del sole e del mare di una bellissima regione del sud, ma soprattutto vivere felici insieme.
Entrambi liberi ed autonomi economicamente, legati da un sentimento fortissimo ed insieme da oltre 40 anni. Quando prendi la decisione di condividere la tua vita pensi solo a stare bene e godere delle piccole cose quotidiane insieme alla persona che hai accanto a te, certo non pensi a cosa accadrebbe in caso di imprevisti. . La coppia si trasferisce definitivamente e decide di stabilirsi in un piccolo borgo dove acquista una grande casa in piena campagna. Inizialmente tutto va bene, fino a quando l'ambiente diventa ostile ed i due sentono la necessità di cercare un nuovo "nido " . Trovano una nuova casa e si trasferiscono , ma nel frattempo lui si ammala e purtroppo le cose degenerano in pochissimo tempo . Entrambi non guidano e di tanto in tanto si spostato con un autonoleggio.
La malattia neurologica del compagno della mia amica ( di cui non faccio il nome per ragioni di privacy) degenera senza dare il tempo ad entrambi di organizzarsi o di pensare . I due non prevedevano certo che una cosa del genere potesse accadere in così poco tempo. Lui lascia sola la mia amica e non avendo capito in tempo la gravità della situazione non fa testamento.
Puoi immaginare lo sconforto e la disperazione di una donna che rimane da sola senza il suo compagno di vita, a questo aggiungi tutte le persone che possono approfittarne di un momento di debolezza e tutte le difficoltà che dovrà affrontare da questo giorno in poi, in un paese straniero da sola, senza parenti e con degli amici che diventano estranei.
Primo problema , la vecchia casa era in fase di vendita e quindi lei si è trovata costretta a fronteggiare enormi disagi imprevisti . Gli unici eredi sono i nipoti che vivono in Germania e che per lei è difficile raggiungere. Per quanto riguarda il conto corrente bancario italiano non può essere toccato dalla compagna visto che non c'è alcun testamento, dovrebbe andare in successione agli eredi legittimi che sono i nipoti/fratelli del de cuius.
Quindi non solo si trova a dover pagare da sola il mutuo della nuova casa, le spese di malattia e funerale, ma è costretta a svendere alcuni oggetti preziosi, vive anni di serie difficoltà economiche. Deve trovare delle soluzioni in un momento di grande dolore per la perdita del suo compagno di vita. Il trauma per la perdita è molto grande e perdura nel tempo. Io l'ho conosciuta per caso proprio in un momento di grande sconforto.
Naturalmente questa coppia felice ed innamorata non avrebbe potuto prevedere un evento così imprevisto, quando stai bene non pensi certo alla malattia ed alla morte, pensi sempre che certe cose a te non accadano e che ci sia tempo per sistemare le cose. La nostra mente ci illude a volte che tutto possa restare immutato per sempre. Purtroppo non è così ed a volte serve che qualcuno ci porti a riflettere sul futuro così da prendere decisioni che ci consentano di poter vivere serenamente quando non saremo più autonomi. Quando si ha un compagno/a o si è una coppia sposata senza figli , bisogna pianificare il proprio futuro , senza lasciare nessuno dei due in balia degli eventi.
La prima cosa che avrei consigliato, se li avessi conosciuti prima, come consulente patrimoniale, cosa che farei anche per me stessa, in una situazione simile, sarebbe stata la stesura di un testamento incrociato (con l'aiuto di un notaio di fiducia ) ; una polizza vita con beneficiario il compagno/a con una somma liquidabile entro 20/30gg , una TCM con beneficiario/a irrevocabile e con copertura adeguata. Inoltre esistono da poco anche le Long Term Care ( assicurazioni che coprono le spese derivanti dall'impossibilità di svolgere autonomamente le normali funzioni della vita quotidiana (azioni semplici come muoversi, lavarsi e mangiare) una spesa minima che aiuta entrambi ed evita spiacevoli sorprese. Capisco che sono discorsi difficili da fare quando si sta bene e nessuno si augura di affrontare delle difficoltà, ma certo è che la vita ci riserva molte sorprese.
La seconda soluzione potrebbe essere la stesura di un contratto di convivenza ( si può decidere un regime di comunione dei beni, il tenore di vita, la divisione delle spese) ; infine alcune coppie optano per il matrimonio o unione civile proprio perchè tutela di più la coppia rispetto alla convivenza. Nonostante ciò, una coppia soprattutto se senza figli, deve pensare al proprio futuro per tempo.
Giovanna Spagnolo
Consulente patrimoniale